ICDL[1], Intelligenza Artificiale e il futuro del giornalismo sportivo.
L’ A-B-C di Turing; ma chi è C ?
Le ICDL ci accompagnano dal 1995 e sono note come patente europea del computer. Sono aperte a tutti, cioè a tutti quelli che vogliono certificare, innanzitutto a sé stessi, le proprie conoscenze e competenze informatiche. I test centers [2] delle scuole secondarie potrebbero essere i luoghi più adatti alla pratica; abbiamo già pronti i giovani, i laboratori di informatica e i docenti potenziali supervisors [3] ; occorre però il “commitment” da parte del personale docente.
Ci sono anche altri test centers ; in genere società di informatica, che svolgono anche questo meritorio servizio.
L’approccio è subito travolgente ; si compra, paulo precio, un “modulo” quale “Computer essentials “ o “Online essentials” il cui titolo è esplicativo , oppure “Presentation”, “Spreadsheet” , “Word processing”[4].
Il modulo è contenuto e metodologia !
Prendiamo spreadsheet, il nostro amato foglio elettronico. Pensavamo che non ci fossero segreti tra noi. Negli anni ’80 Lotus 1-2-3 [5] ha diviso il mondo; c’è chi ci è salito e chi no. Io ci sono salito, inserendo il sistema operativo DOS nel drive A . Oggi si entra nel modulo Spreadsheet e compaiono gli “argomenti”; brevi video tutorials di pochi minuti, due o cinque al massimo, in modo da focalizzarci sul tema senza che cali la curva d’attenzione. Ovviamente si possono riprodurre ad libitum ! Ma dopo i video tutorials ci tuffiamo sugli esercizi , tutti digitali e spesso guidati. Per avere un’idea gli argomenti di un modulo possono essere una o due dozzine. Sono inoltre disponibili vari approfondimenti e una serie di domande (con correttore) che simulano la sessione d’esame.
Le ICDL però segnano un percorso , ovvero un insieme di moduli , come la best seller certificazione Full Standard [6].
La certificazione è personalizzabile sulle esigenze dei singoli e si possono progettare percorsi anche per categorie professionali ; consideriamo a titolo d’esempio i percorsi per aziendalisti e giornalisti. I percorsi sono sempre in divenire per l’aggiornamento dei moduli esistenti e per l’aggiunta di nuovi moduli.
Vediamo quindi un possibile percorso per aziendalisti.
ICDL
Full Standard |
Advanced | ICDL |
1. Computer Essentials
2. IT Security 5. Presentation 6. Spreadsheets |
Advanced Database
Advanced Presentation Advanced Spreadsheets Advanced Word Processing |
Artificial Intelligence |
Ed ecco una proposta per giornalisti sportivi .
ICDL
Full Standard |
Specialized | ICDL |
1. Computer Essentials
2. IT Security 5. Presentation 6. Spreadsheets
|
Image Editing
Multimedia Audio Multimedia Publishing Multimedia Video Web Editing
|
Artificial Intelligence |
Da dicembre 2023 è possibile ottenere la certificazione ICDL Artificial Intelligence; un esame di trenta minuti a cui occorre rispondere a venti domande con la consueta percentuale di superamento (75%). Un modo efficace per capire, e.g., la differenza tra il machine learning[7] e il deep learning[8]. Finalmente la logica fuzzy[9] sarà la nostra normalità. E molto altro ancora.
L’intelligenza artificiale sta già cambiando il modo in cui consumiamo e produciamo notizie, e il giornalismo sportivo non fa eccezione. L’IA ha il potenziale per automatizzare molte delle attività ripetitive che attualmente incombono sui giornalisti sportivi, liberandoli per concentrarsi su attività più creative e analitiche.
Ecco alcuni dei modi in cui l’IA sta già cambiando il giornalismo sportivo:
- La generazione automatica di contenuti: L’IA può essere utilizzata per generare automaticamente contenuti sportivi, come articoli, elenchi e grafici. Ciò può liberare i giornalisti sportivi per concentrarsi sulla ricerca e sull’analisi, piuttosto che sulla scrittura di contenuti di base.
- L’analisi dei dati: L’IA può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati sportivi, al fine di identificare tendenze e modelli. Ciò può aiutare i giornalisti sportivi a fornire analisi più approfondite e informative delle partite e delle gare.
- La produzione di video: L’IA può essere utilizzata per produrre video di highlights sportivi, che possono essere distribuiti rapidamente e facilmente sui social media. Ciò può aiutare i giornalisti sportivi a raggiungere un pubblico più ampio.
- In futuro, l’IA è destinata a svolgere un ruolo ancora più importante nel giornalismo sportivo. L’IA potrebbe essere utilizzata per creare esperienze di realtà virtuale e aumentata che consentano ai fan di immergersi nel gioco come mai prima d’ora. L’IA potrebbe anche essere utilizzata per creare chatbot che possano rispondere alle domande dei fan e fornire aggiornamenti sulle partite in tempo reale.
Tuttavia, l’IA non sostituirà mai completamente i giornalisti sportivi. Difficile pensare a commenti come “La struttura morfologica di Coppi, se permettete, sembra un’invenzione della natura per completare il modestissimo estro meccanico della bicicletta.”,o “[Rispondendo a Giulia Occhini la quale non gradiva che si parlasse delle origini contadine di Coppi] Fausto e io siamo principi della zolla.” E infine, “L’impressione che desta Berruti è sconvolgente. I muscoli deflagrano come in frenesia ma il gesto è di eleganza incredibile, mai vista.”[10]
… Anche di fronte ad un articolo come questo ci si chiede se la macchina è in grado di esibire un comportamento intelligente (l’A-B-C del Test di Turing)[11]. E voi lettori, in qualche modo, leggendo quest’ articolo, siete C !
[1] International Certification of Digital Literacy.
[2] I test centers ICDL sono le sedi autorizzate a erogare gli esami per la certificazione ICDL. Per sostenere gli esami, devi acquistare una skill card presso un test center e prenotare la tua sessione. Puoi scegliere tra diversi moduli di competenza digitale, da quelli base a quelli più avanzati. Alcuni test centers offrono anche la possibilità di sostenere gli esami online, in remoto.
Se vuoi trovare il test center più vicino a te, puoi usare il motore di ricerca sul sito di AICA, l’associazione che gestisce il programma ICDL in Italia.
[3] Un supervisor ICDL è una persona qualificata e autorizzata da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) a organizzare e sorvegliare le sessioni di esami per la certificazione ICDL. Il supervisor ICDL deve avere una laurea o un diploma di scuola secondaria di secondo grado, una conoscenza delle procedure di qualità di AICA e dei software di esami (ATLAS e AICE), e aver frequentato un corso online offerto gratuitamente da AICA. Il supervisor ICDL ha un ruolo importante nella tutela degli standard di qualità e dell’immagine di serietà di AICA come organismo di certificazione, e nella diffusione delle certificazioni di AICA tra i clienti finali.
[4] Rimando al sito AICA per i dettagli.
[5] Lotus 1-2-3 era un programma per creare e modificare fogli di calcolo, sviluppato da Lotus (poi acquisita da IBM) a partire dal 1983. Fu uno dei primi software di questo tipo ad avere un grande successo commerciale, soprattutto in ambiente MS-DOS, grazie alla sua velocità, alla sua facilità di programmazione con le macro e alla sua compatibilità con VisiCalc, il suo principale concorrente.
Nel 1991, Lotus 1-2-3 fu adattato per funzionare con i principali sistemi operativi con interfaccia grafica, come OS/2, Windows e Mac OS1 Tuttavia, Lotus ebbe difficoltà a competere con Microsoft Excel, che faceva parte della suite Microsoft Office, e perse progressivamente quote di mercato.
Dal 2014, IBM ha smesso di vendere e di fornire supporto per Lotus 1-2-3, che oggi non è più acquistabile. Alcune alternative gratuite sono LibreOffice Calc o, meglio, Google Fogli.
[6] ICDL Full Standard è la certificazione di competenze digitali più diffusa e riconosciuta in Italia, accreditata da Accredia secondo la norma ISO 17024:2012 . Per ottenere la certificazione ICDL Full Standard, devi superare 7 moduli: 4 moduli obbligatori (Computer Essentials, Online Essentials, Spreadsheets e Word Processing) e 3 moduli a scelta tra quelli disponibili. Il certificato ICDL Full Standard ha una validità di 5 anni e può essere utile per la tua formazione, la tua carriera e la tua vita quotidiana.
[7] Il machine learning è una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le prestazioni in base ai dati che utilizzano. Esistono diversi tipi di machine learning, come il machine learning supervisionato, non supervisionato e semi-supervisionato, che si differenziano per il modo in cui gli algoritmi imparano dai dati per fare previsioni o classificazioni. Il machine learning è usato in molti ambiti, come il riconoscimento facciale, la traduzione automatica.
[8] Il deep learning è una forma avanzata di machine learning che usa reti neurali con molti livelli per apprendere dai dati e fare previsioni con incredibile accuratezza. Il termine “deep” si riferisce al numero di livelli attraverso i quali i dati vengono trasformati; si distingue dal machine learning classico per il tipo di dati che utilizza e i metodi con cui impara. Il deep learning può elaborare dati non strutturati, come testi e immagini, e automatizza l’estrazione delle caratteristiche, riducendo la dipendenza dagli esperti umani. Il deep learning, infine, è alla base di molte applicazioni e servizi di intelligenza artificiale in vari domini, come il riconoscimento vocale, la sicurezza informatica, il servizio clienti e la sanità.
[9] La logica fuzzy, o logica sfumata, è un’estensione della logica booleana che consente di attribuire a ciascuna proposizione un grado di verità diverso da 0 e 1, compreso tra di loro. Questa logica è strettamente legata alla teoria degli insiemi sfocati.
Il concetto di grado di verità, o valore di appartenenza, indica quanto è vera una proprietà. Oltre ad essere completamente vera (valore 1) o completamente falsa (valore 0), come nella logica classica, una proprietà può essere anche parzialmente vera e parzialmente falsa. Ad esempio, si può dire che un neonato è “giovane” con un valore di 1, un diciottenne è “giovane” con un valore di 0,8, e un sessantacinquenne è “giovane” con un valore di 0,15.
[10] Fonte: https://le-citazioni.it/autori/gianni-brera/
[11] Il criterio è stato suggerito da Alan Turing nell’articolo Computing machinery and intelligence, apparso nel 1950 sulla rivista “Mind”.
Il test si basa su un gioco chiamato “gioco dell’imitazione”, che coinvolge tre partecipanti: un uomo (A), una donna (B) e un giudice ©. Il giudice C, che è separato dagli altri due, deve stabilire tramite una serie di domande quale dei due è l’uomo e quale la donna. A deve cercare di ingannare C portandolo a fare un’identificazione errata, mentre B deve aiutarlo a fare un’identificazione corretta.
Nel Test di Turing, una macchina si sostituisce ad A. Se la percentuale di volte in cui C indovina chi sia l’uomo e chi la donna è simile prima e dopo la sostituzione di A con la macchina, allora la macchina dovrebbe essere considerata intelligente.